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ELIO E LE STORIE TESE (Colonia Sonora)

Data:02/07/2007
Città:Collegno (TO)
Dove:Colonia Sonora Festival

Elio e le Storie Tese nasce a Milano nel 1980 ad opera di Elio. Elio prende il nome dalla sua prima canzone che si intitola “Elio”.
La prima formazione, che si esibisce nel primo concerto tenutosi nel luglio 1980 alla festa del CAF San Siro davanti a un pubblico di una decina di pensionati, è composta da Elio (chitarra e voce), Cortellino (basso) e Zuffellato (batteria).
A Cortellino succederà Chiosco e poi Scaffale, fino all’arrivo di Faso nell’85, oltre il quale non è davvero possibile andare.
Zuffellato lascerà il posto a Cosma e poi, dall’entrata di Rocco Tanica nel 1982 fino all’arrivo di Christian Meyer nel 1988, il "posto" scompare, sostituito dalla più economica e meno ingombrante Drumulator di Rocco Tanica, del quale i frequentatori del Magia Music Meeting di via Salutati ricorderanno i divertenti siparietti, ogni tre canzoni, per ingannare l’attesa del caricamento della song da registratore a cassetta.
All’inizio Elio, oltre a cantare, è anche il chitarrista del gruppo poi, quando nell’84 arriva una delle migliori chitarre rock della piazza milanese, Cesareo, preferisce dedicarsi a fare il frontman a tempo pieno con misuratissime incursioni di flauto traverso.
Nel 1988, la bravura e la verve di Christian Meyer hanno ragione della Drumulator e, più o meno contemporaneamente, entra nel gruppo Feiez; canta, suona le percussioni, il sax, la chitarra, fa ridere, il tutto a livello Elio e le Storie Tese (cioè altissimo): il sogno di ogni band sulla faccia della terra, durato dieci anni, grazie Feiez.
Nel 1992, all’inizio per volontà di Elio e, ben presto, per acclamazione, entra a far parte della band (pur rimanendo, come dice Elio, “un artista a sé”) Mangoni, compagno di classe di Elio al liceo, che viene chiamato a fare se stesso sul palco (un pirla, icona definitiva del pirla che è in ciascuno di noi) pur essendo nel frattempo diventato marito e padre amorevole nonché stimato architetto (autore, tra l’altro della “Mangoni Tower” di via Nervesa, facilmente visibile a chi transita sul cavalcavia da Piazzale Bologna a Piazzale Cuoco, guardando verso sinistra).
Ultimo arrivato, nel 1999, Jantoman o, come sempre più a furor di popolo sembra accreditarsi, “Uomo” che, in simbiosi perfetta con Rocco Tanica, condivide le numerose e complesse parti di tastiera e costituisce il “polo tecnologico” di Elio e le Storie Tese, in continua dialettica con il versante “analogico” di Faso, Meyer e Cesareo, i performer puri del gruppo.
La Storia
Dal 1980 al 1988 Elio e le Storie Tese si dedicano a diventare fenomeno di culto a Milano e zone limitrofe, con un certo successo, se si considera che nell'88 senza aver mai pubblicato un disco richiamano oltre 4.000 spettatori paganti al Teatro Ciak in una settimana di concerti con il tutto esaurito.
Nel 1989 esce "Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu", il loro primo album, che vende di botto 100.000 copie, seguito nei 14 anni successivi da 7 album ufficiali tra cui 2 live.
Nel 1990 stabiliscono il record mondiale dell'epoca per la canzone più lunga, suonando dal vivo per 12 ore di seguito lo stesso brano, "Ti Amo", con testo inventato da Elio al momento.
Nel 1991 suonano al concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni e vengono censurati in diretta RAI: avevano improvvisato un rap dedicato agli scandali insabbiati della Prima Repubblica: meno di due anni dopo Mario Chiesa veniva sorpreso a gettare banconote nel wc del suo ufficio al Pio Albergo Trivulzio, il resto è storia.
Nel 1992 il loro singolo "Pipppero", con la partecipazione de "Le Mystère des Voix Bulgares", è primo in classifica per sei settimane.
Nel 1996 partecipano al Festival di San Remo che vincono piazzandosi al secondo posto, miracolo tutto italiano, ma quelle 4 esibizioni sono già storia della televisione. "La terra dei cachi" è primo in classifica per 8 settimane e l'album "Eat The Phikis" vende oltre 200.000 copie.
Folgorato da quelle performance Rocco Siffredi li chiama a partecipare alla sua produzione più ambiziosa, "Rocco e le Storie Tese", di cui firmano anche la colonna sonora, suonata da Rocco Tanica in tempo reale durante il montaggio.
Alla fine del 1988 Feiez muore colpito da ictus, durante un concerto.
Nel 1999 vengono premiati a Dublino come "Best Italian Act" agli European Music Awards di MTV.
Nel 2003 vengono premiati a Milano come "miglior videoclip" agli Italian Music Awards della F.I.M.I.: rispetto al '99 la decadenza è evidente.
Tutti gli album da loro pubblicati sono diventati "Disco D'Oro" in Italia.
Il gruppo attualmente è in studio per registrare il nuovo album, la cui uscita è prevista per l’autunno del 2007.

Lo Stile Da quando, nella seconda metà degli anni '80, decidono di fare sul serio Elio e le Storie Tese conquistano in poco tempo un successo tutto sommato facile, se si considera che sono individualmente musicisti di alto livello, sono molto simpatici e hanno una scrittura originale - sia musicale che testuale - diventata negli anni un marchio di fabbrica.
Come se tutto ciò già non bastasse a far urlare allo spreco, in una scena musicale come quella italiana, Elio e le Storie Tese hanno un dono che li rende semplicemente unici: la capacità di analizzare e rappresentare magistralmente nelle loro canzoni i luoghi comuni, i tic inconfessabili, i vizi personali e collettivi della nazione, in una chiave al tempo raffinatissima e fortemente popolare, che li colloca a pieno titolo tra i più sensibili interpreti della società italiana contemporanea che la musica pop abbia mai saputo esprimere.
E poi dicono le parolacce, come tutti e ciascuno ma come ben pochi osano fare nel pop italiano, che intanto continua a non parlare come il proprio pubblico e affoga nella retorica del linguaggio televisivo.
Anche in questo Elio e le Storie Tese hanno uno dei propri, spesso trascurati, punti di forza: il loro stile è antiretorico per definizione e, in un’epoca che fa della retorica e della demagogia lo stile del potere, le loro canzoni, da sempre scientificamente disimpegnate, assumono una valenza di “critica sociale” che neppure il recente coming out a favore del Premier e l’autoproclamazione a gruppo simbolo di Forza Italia riesce a smussare.
Le Attività
Elio e le Storie Tese non fanno solo i membri di Elio e le Storie Tese e non fanno solo i musicisti. In parte come gruppo, spesso come attività individuale, sono anche performer, arrangiatori e/o produttori artistici in produzioni di colleghi, conduttori radiofonici, editori di siti internet, autori per il teatro, il cinema e la televisione, attori, autori di libri, giocatori, presidenti di squadra e commentatori televisivi di baseball, tifosi dell’Inter.
Non tutti tutto, è chiaro, ma sarebbe complesso dettagliare. L’importante è che tutto poi viene tenuto insieme, postgiustificato, digerito e rimesso in circolo nel filone principale che è quello, incredibilmente, di una pop band che ha venduto una milionata di cd e fatto un migliaio di concerti in quindici anni di attività: non proprio i primi della lista ma neanche gli ultimi degli stronzi, per citare loro stessi.
Tra le attività extramusicali, vanno ricordati gli undici anni di "Cordialmente" il programma cult condotto insieme a Linus su Radio Deejay, e "La posta del cuoricino", una rubrica di risposte non richieste a interrogativi di non-lettori del free-press edito da Studenti.it, i tre libri “Vite Bruciacchiate”, “Fiabe Centimetropolitane” e “Animali Spiaccicati”, pubblicati rispettivamente da Bompiani ed Einaudi.
Il resto è una serie davvero sterminata di collaborazioni, individuali o di gruppo, con i più disparati nomi del pop italiano - da De André a Casadei, da Baglioni a Silvestri, Da Rocco Siffredi a Raffaella Carrà - e con la crema del teatro comico italiano cresciuto intorno a Zelig e a Mai dire Gol (di cui hanno prodotto 5 sigle): Bisio, Crozza, Cortellesi, per citarne alcuni.
Progetti futuri: Il sogno di sempre: costruire autostrade per i giovani.

Sito web: www.elioelestorietese.it


 
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